Il mercato internazionale, più che quello nazionale con Clapton, Chelsea, Inghilterra, Sheffield United, Arsenal ed altre società in Serie B ancora in sede di valutazione, protagoniste dell’estate dell’allenatore in carrozzina.
Per il Chelsea e l’Inghilterra, mister Antonio Genovese è stato tra i candidati per il ruolo di Assistant-Coach di Coach Emma Hayes al Chelsea che la scorsa stagione concluse con la vittoria del campionato, la Conti Cup, il riconoscimento come miglior Coach dell’anno in Inghilterra per poi iniziare questa stagione vincendo la Charity Shields ai danni del Manchester City e Head Coach per la Nazionale Inglese in sostituzione di Neville.
Sono state scelte persone, dopo diverso tempo, con molta esperienza, in loco e con il Patentino UEFA-PRO, con il mister Genovese in possesso del “solo” UEFA A, rimasto a lungo in attesa, una soddisfazione personale non da poco.
Poco prima di metà maggio era praticamente “seduto” sulla panchina del Clapton, società londinese in quarta serie ed a lungo è stato tentato dall’accettare ma, la ragione ha prevalso sul cuore, facendogli rifiutare questa importante offerta, in quanto la società poteva garantire un piccolo rimborso, cifra inconsistente per vivere in una città come Londra, senza un altro lavoro.
Sfumato infine per un soffio il trasferimento all’Arsenal, un sogno accarezzato da vicino seppur in veste diversa dal solito, in quanto, non come Coach ma come AWFC (Arsenal Women’s Football Club) Academy Manager, al termine di due colloqui di quarantacinque minuti con Clare Wheatley, AWFC Head of Womens Football ed Holly Skinner – AWFC Academy Operations and Kit Coordinator.
Di seguito le emozioni ed impressioni vissute dal mister Genovese :
“Ricordo ancora quando per caso risposi un pomeriggio al telefono …leggevo Inghilterra come Stato ed ero tentato dal non rispondere pensando ad una offerta promozionale o peggio ancora una truffa… poi invece mi dissi: “e se è qualcuno con cui sei diventato amico a Londra?” e… risposi… ricordo ancora…venti minuti in inglese…non facile dopo tanti mesi in cui non lo parli quotidianamente e causa Covid non è semplice fare conversazioni dal vivo in quanto molti hanno iniziato a fare corsi online e le aule virtuali erano sempre piene e praticamente diveniva impossibile entrarvi…
In Italia quest’estate latitavano richieste ma, all’estero… nello specifico in Inghilterra sono fioccati ammiccamenti e… lunghi colloqui con squadre importanti…logicamente causa Covid furono svolti a distanza, on line tramite le piattaforme Zoom e Microsoft Teams.
Al di là che non abbia trovato ancora una panchina, sapere di essere cercato e corteggiato all’estero mi gratifica molto e fa aumentare il mio amore verso il calcio inglese, una realtà che non vede barriere ma premia la meritocrazia; mi auguro che la stessa mentalità arrivi in Italia, mi sento fortemente carico e pronto per tornare a ricoprire il ruolo di allenatore, dimostrando il mio valore e le mie competenze acquisite in tanti anni di carriera nel femminile”.