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Il  calcio oggi, sempre più passano gli anni e le squadre diventano cosmopolite con giocatori e giocatrici provenienti da ogni parte del mondo e noi allenatori non possiamo non restare al passo coi tempi.

Tranquilli non sto facendo una lezione di tattica o tecnica individuale o collettiva ma di come ci si debba rimettere, almeno lo è stato per me e credo per molti colleghi, a studiare le lingue…principalmente l’inglese.

Quando giocavo..una vita fa..fummo la prima squadra giovanile ad avere un giocatore straniero in rosa… Kosken Kawai…giapponese di Osaka…veloce come Olliver Attom (Capitan Tsubasa) ma coi piedi… Bruce Harper (ride…) e con lui in qualche modo ci arrangiammo per farci capire…eravamo appena tredicenni non  in grado di fare grandi discorsi in lingua estera….

passano gli anni e qualche straniero in rosa si ha ma..”straniero” di nazionalità ma… italiano “di adozione” essendo da molti anni in Italia e pertanto il problema lingua non sussiste.

Da qualche anno invece..già dal settore giovanile numerosi sono i giocatori stranieri e, con l’avvento delle società professionistiche maschili nel femminile quest’ultime improvvisamente con diverse straniere e…o conosci le lingue e devi chiedere alle compagne di squadra di tradurre e ciò, non è edificante per un Mister…

Ad Empoli ci trovammo con cinque giocatrici straniere: 2 americane, 1 norvegese, 1 slovena ed una greca e per comunicare con loro dovevi necessariamente parlare inglese (almeno sino a che anch’esse non migliorarono il proprio italiano) ma…nè io nè l’altro mister riuscivamo a fare una frase articolata in inglese….

Lo scorso anno decisi di colmare questo gap trasferendomi sei mesi a Londra e, lo consiglio vivamente a tutti.

Stare in aule di non più di quindici studenti, tutti di diverse nazionalità e “costretti” a parlare solo ed esclusivamente in inglese ti fa trovare sì inizialmente in difficoltà ma nello stesso tempo in poco tempo ti da quella ricchezza di vocaboli, sicurezza per conoscere e migliorare il proprio inglese…

Io logicamente non mi fermavo a studiare l’inglese ma a conoscere, studiare il calcio inglese femminile e tutto ciò con capacità riconosciute da campionesse, Coach e da quello che è poi diventato un’amico con cui ogni tanto scriversi e cioè Les Ferdinand ex campione di QPR (di cui ora ne è il Team Manager), Newcastle e Tottenham.

Dopo sei mesi in cui era più facile parlare inglese che in italiano il timore che avevo era uno ed uno solo…”e se ora perdo tutto quello appreso?

Purtroppo il Covid19 da inizio anno non ci abbandona e chissà per quanto ancora dovremo “conviverci” ed allora che fare? Arrendersi? Non fare nulla?

No, non sono il tipo ed allora ho fatto online un corso da Osservatore calcistico, due (con due scuole diverse) da Match-Analyst ed uno di lingua online con EF (Education First).

EF non è la solita scuola di lingua ma un’istituzione nata oltre cinquant’anni fa con scuole di proprietà (non in affitto) in cinquanta Paesi che ti segue passo dopo passo (step by step).

Continuando a migliorare il mio inglese la scuola mi ha scelto per esser loro Brand Ambassador… “ambasciatore del marchio”… e vorrei dare la possibilità a tutte le giocatrici che volessero fare un viaggio studio di scegliere il meglio, scegliere EF, …lo stesso per i genitori, amici e parenti…. come? cliccando al seguente link: https://linktr.ee/antonio.efbrandambassador

potranno richiedere cataloghi e preventivi gratuiti e sarà un piacere per me seguirli, aiutarli, “accompagnarli”… il Covid non deve spaventare poiché la scuola dà la possibilità di frequentare nel 2021 prenotando ora e risparmiando molto del costo originario.

L’inglese è importante ed oggigiorno nel calcio è indispensabile…

A me ha aiutato e sta aiutando e sono certo servirà anche a tutti coloro che hanno la voglia di tenersi aggiornati e rendersi autonomi nel calcio.

Ancora lì indecisi? Io ed EF vi aspettiamo 😉“.